Bonus macchinari 2020: agevolazione per PMI e microimprese
L’agevolazione sui beni strumentali introdotta dal decreto legge n.69/2013 è stata riconfermata dalla Legge di Bilancio 2020, con il piano Industria 4.0, sotto il nome di Bonus macchinari 2020.
Essa consiste nella possibilità per le microimprese e per le PMI di accedere a finanziamenti bancari ed intermediari tramite l’acquisto di beni strumentali d’impresa, o con un contributo MISE sulla base del calcolo degli interessi sui suddetti finanziamenti.
Grazie al decreto n.3/2015 e alla sua conversione tramite la legge n.33/2015, è anche possibile riconoscere i contributi per gli investimenti delle PMI sotto forma di leasing finanziario.
Il Bonus macchinari 2020, nuova Sabatini, si inserisce in un prospetto a lungo termine per la crescita e lo sviluppo tecnologico delle imprese, favorendo l’acquisto di beni strumentali e apparecchiature da impiegare all’interno del processo produttivo.
È innegabile, infatti, come la possibilità di aggiornamento dei macchinari, o l’acquisto di questi in fase di start-up, siano due grandi scogli per la prosperità delle PMI, sia per il costo degli stessi, che per la difficoltà nel destreggiarsi in un panorama tecnologico sempre più complesso.
Con il Bonus macchinari 2020, le PMI possono richiedere un finanziamento agevolato a banche e intermediari finanziari. L’agevolazione concessa è sotto forma di un contributo (concesso dal MISE) pari all’ammontare degli interessi calcolati su un piano di ammortamento rate semestrali, al tasso d’interesse del 2,75% su 5 anni.
Come si accede al Bonus macchinari 2020?
Per accedere al Bonus macchinari 2020, è necessario presentare alla banca o intermediario la domanda bonus macchinari comprensiva di richiesta di finanziamento per l’acquisto o acquisizione di macchinari, impianti, beni strumentali ad uso produttivo, tecnologie digitali.
Sarà cura della banca o dell’intermediario procedere alla verifica dei requisiti e della documentazione. In seguito a un esito positivo, la domanda verrà inviata al Ministero per procedere alla richiesta di prenotazione del contributo.
Ottenuta la conferma ministeriale sulla disponibilità totale o parziale, la banca o l’intermediario potrà concedere il finanziamento alla PMI. La concessione può essere garantita, per un massimo dell’80% sul totale, anche dal Fondo di garanzia.
Gli enti che accettano il finanziamento devono adottare la delibera relativa e trasmetterla al Ministero assieme ai documenti presentati in prima istanza dall’impresa. Si avvierà il provvedimento per la concessione del contributo, su cui sarà indicata anche la misura massima degli investimenti ammissibili e concedibili, oltre agli obblighi e impegni dell’impresa beneficiaria.
Chi ha diritto al Bonus macchinari 2020?
Possono accedere alla richiesta di finanziamento messa a disposizione dal MISE le PMI con sede operativa in Italia e con costituzione e iscrizione regolari nel Registro delle imprese e nel Registro delle imprese di pesca.
Per accedere al Bonus, le PMI non devono, inoltre, trovarsi in situazione di difficoltà o morosità, in liquidazione volontaria, o operare nel settore delle attività finanziarie e assicurative.
È permesso presentare la domanda al Bonus macchinari 2020 anche se imprese estere con sede in un paese UE, purché sia preesistente o istituita una sede operativa in territorio italiano prima della fine dell’investimento.
Quali sono i beni agevolabili?
Il Bonus macchinari 2020 permette alle PMI di accedere a un’agevolazione finanziaria per l’acquisto dei seguenti beni:
- Macchinari;
- Impianti;
- Beni strumentali d’impresa;
- Attrezzature nuove di fabbrica ad uso produttivo;
- Hardware (classificabili alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’art. 2424 del codice civile, nell’attivo dello stato patrimoniale);
- Software e tecnologie digitali per strutture produttive già esistenti o da impiantare.
Sono esclusi gli acquisti di singoli beni di importo inferiore a 516,46 euro, terreni e fabbricati, opere murarie, beni finalizzati all’esclusiva sostituzione di quelli esistenti, commesse interne, macchinari e impianti usati o rigenerati, beni di funzionamento, imposte, contratti di finanziamento.
La domanda bonus macchinari deve essere inviata in bollo (eccezion fatta per le PMI dei settori agricoli e pesca) per via telematica al MISE.
Il modulo è scaricabile presso il sito del Ministero.