LA UILS CON RISPETTO E STIMA RICORDA IL 127ESIMO ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI SANDRO PERTINI
Pertini è rimane ancora oggi il Presidente della Repubblica più amato dagli italiani e il più apprezzato dalla stampa internazionale, riconosciuto come l’uomo politico senza macchia alcuna.
Caro Presidente,
è difficile dimenticarti per tutto il percorso politico che hai dedicato esclusivamente alla difesa dei diritti umani e dei lavoratori.
Ricordo una tua frase, rispondendo a un cronista che si era accorto quanto amassi trascorrere il tempo con i lavoratori italiani anziché con l’aristocrazia politica: “Quando non sono di rappresentanza istituzionale, preferisco stare e pranzare insieme ai lavoratori. Sia nel bene che nel male, resto sempre al loro fianco”.
Gli italiani hanno apprezzato la tua sovranità politica, l’attenzione primaria nei confronti dei cittadini meno fortunati, costretti a vivere nell’emarginazione più assoluta e nella difficoltà permanente
Oggi, se tu fossi in vita, moltissimi italiani sarebbero fieri di essere da te rappresentati e di certo, molti di loro, non si troverebbero nell’attuale disagio sociale e in povertà, preoccupati per il loro futuro.
Condividevi gli stessi argomenti umanitari di interesse mondiale con Papa Giovanni Paolo II al quale eri legato da una sincera amicizia. Quando i cronisti chiesero al Papa come fosse possibile che un cattolico condividesse il pensiero di un laico socialista, egli rispose che non era sufficiente battersi il petto per essere buoni cristiani mentre il presidente Pertini, viceversa, compiva azioni benefiche per chi stava male e soffriva. Stessa domanda fu rivolta a Pertini che risposte semplicemente che il Papa era stato un operaio, aveva lavorato nelle miniere come lui, entrambi, quindi, capivano la sofferenza e la durezza del lavoro manuale.
Sei stato nel mondo e per l’intera umanità un uomo politico di alta saggezza e un esemplare portatore di pace.
Ritengo sia fondamentale riportare un estratto del tuo discorso d’insediamento, il 9 luglio 1978, per giurare fedeltà alla Repubblica italiana in qualità di Presidente: “L’Italia, a mio avviso, deve essere nel mondo portatrice di pace: si svuotino gli arsenali di guerra, sorgente di morte, si colmino i granai di vita per milioni di creature umane che lottano contro la fame”.
E ancora nei tuoi discorsi pubblici: “Se i popoli della terra, coralmente, potessero esprimersi, al di sopra di ogni differenza ideologica, politica, di ogni razza, al di sopra di ogni credo, e di ogni differenza di credo religioso, tutti i popoli della terra si pronuncerebbero per la pace contro la guerra”.
Caro Sandro le tue parole non sono mai state più attuali di oggi. I nostri politici le dovrebbero ricordare per non dimenticare la memoria storico-politica del nostro Paese e proclamare con fermezza e orgoglio all’Europa e al mondo intero per promuovere un comune obiettivo: intraprendere, uniti, una via di pace, di fratellanza e di rispetto tra popoli, mettendo al centro di qualsiasi azione politica il valore della vita umana, della libertà, dell’uguaglianza e della democrazia.
Con questo animo affettuoso e grato, noi della UILS vogliamo ricordarti, augurandoci che le nuove generazioni condividano il tuo percorso politico. Te ne sei andato senza clamore, senza funerali di Stato, coerente fino all’ultimo giorno.
Il presidente della UILS
Antonino Gasparo