Il 24 febbraio, un giorno speciale per ricordare Sandro Pertini e Bettino Craxi
Il 24 febbraio la UILS, Unione Imprenditori Lavoratori Socialisti, rende omaggio all’anniversario della scomparsa di Sandro Pertini ma anche alla gratificazione della nascita di Bettino Craxi, due grandiosi statisti che l’Italia orgogliosamente può lodare nel percorso della storia della politica italiana e nel contesto mondiale, per il ruolo politico da loro svolto, per la pace e l’uguaglianza dei diritti dei popoli.
Due uomini di ineguagliabile levatura, capaci di interpretare e gestire con successo i cambiamenti storici del nostro Paese e di essere all’avanguardia con quelli mondiali.
Hanno permesso all’Italia di raggiungere un florido periodo di benessere economico, accogliendo con fervore il loro incarico e mettendo al centro la loro figura istituzionale, quale esempio di responsabilità e impegno verso la collettività e nel mondo.
Entrambi hanno goduto i plausi sia della stampa italiana che di quella internazionale, come nell’episodio di Sigonella, in cui Craxi è stato particolarmente apprezzato per la capacità di far rispettare la sovranità italiana nei confronti degli Stati Uniti.
Sandro Pertini è stato acclamato dagli italiani come il Presidente della Repubblica più amato e Craxi come l’uomo capace di ridurre l’inflazione della scala mobile dal 16% al 4%, con una reale crescita dei salari.
Grazie a Craxi, infatti, l’Italia è entrata a fare parte dei cinque paesi più industrializzati, superando l’Inghilterra. Il potere d’acquisto italiano è salito al primo posto in Europa e al secondo posto nel mondo, dopo il Giappone.
Il Governo Craxi è stato criticato da alcuni per l’aumento del debito pubblico, durante i quattro anni di mandato, che passò da 234.181 milioni di euro, nel 1983, a 460.418 milioni, nel 1987, senza considerare però che condusse il Paese al massimo del suo livello storico economico e di credibilità internazionale.
Dopo trentaquattro anni, nel dicembre 2021, il debito è aumentato notevolmente arrivando alla folle cifra di 2.678 miliardi, affiancato da una lenta crescita economica e da una preoccupante disoccupazione giovanile. Dal 22 ottobre 2022, mese di inizio del Governo Meloni, il debito sale a 2.863 miliardi di euro a dicembre 2023 affiancato finalmente da un’ottima credibilità internazionale e da una stabilità di Governo dovuta da un’alleanza coesa. Il governo Meloni ha tracciato la politica economica per i prossimi anni, una linea fatta di stabilità, credibilità e crescita. Viene riferito che nel 2025 il rapporto tra debito pubblico lordo e il Pil sarà del 140,9% in diminuzione rispetto al 144,4% del 2022. Cifre che fanno ben sperare per la crescita del Paese e che auguriamo al Governo verranno attuati con successo.
Traguardi positivi accompagnati da tanti problemi ancora da risolvere che sembra non stimolino i giovani di oggi che non si appassionano più alla politica come negli anni Ottanta quando erano ispirati da Pertini e Craxi che li incoraggiavano alla lotta per la difesa dei propri diritti e il bene della collettività, per la giustizia sociale e per un futuro migliore del Paese.
Nella speranza che il loro ricordo rimarrà sempre di ispirazione per i giovani e la futura classe dirigente del nostro Paese, quali esempio di libertà, pace e giustizia sociale, salutiamo con orgoglio questi due personaggi unici e irripetibili.