Russia – Ucraina – Pertini sulla guerra
Il comitato giovanile della UILS invita i giovani a divulgare il presente messaggio di fratellanza e di pace e diffonderlo nella collettività e a tutti i mezzi di informazione televisiva e testate giornalistiche di tutte le nazioni del mondo affinché realisticamente i popoli tutti siano liberi di scegliere il loro percorso di sviluppo sociale e collaborare con gli Stati da loro preferiti al fine di consolidare il bene comune di tutti i popoli e bandire per sempre la guerra, sorgente di vittime umane e di sofferenze. Senza pace non ci sarà futuro per tutte le generazioni dell’Universo.
Qualora l’Europa dovesse mandare armi all’Ucraina, secondo la UILS, dovrebbe anche inviare volontari, compresi i detenuti che volessero riscattarsi dai loro reati. Non per combattere, ma con il mandato di pace per accerchiare l’armata russa e chiedere la resa delle armi, mentre, nel contempo, le autorità diplomatiche avrebbero modo di adoperarsi per trovare un accordo per evitare spargimento di sangue. Questo potrebbe costituire un evento convincente per far riflettere la Russia. Nell’ipotesi in cui resistesse, sarebbe sconfitta tenuto conto della maggiore forza europea. La forza non va attivata, ma deve servire quale mezzo estremo di sicurezza. Questo farebbe riflettere tutti e alla fine il buon senso farebbe prevalere la pace senza vinti né vincitori.
Il passato non è alle nostre spalle, ma sta tra il presente e il futuro e la memoria non è un fardello ma un fattore di sviluppo. Senza memoria si muore
Il Presidente della UILS
Antonino Gasparo
APPELLO DI PERTINI AD USA E URSS ‘TORNIAMO ALLO SPIRITO DEL ‘ 45’
ROMA – Davanti agli ambasciatori dei 156 paesi accreditati alla Fao, il presidente Pertini ha rinnovato ieri il suo appello contro la fame nel mondo, contro lo sterminio di 42 mila bambini che si registra quotidianamente per le condizioni di tragico sottosviluppo in cui versano 55 paesi “al di sotto della soglia di povertà”, contro i rischi dell’ olocausto nucleare che costituisce non solo una minaccia per il futuro del mondo, ma anche un “costo” per il presente, un costo che si riversa sulle spalle di chi soffre di più. Dalla tribuna della Fao in occasione della cerimonia celebrativa della quarta giornata mondiale della alimentazione, Pertini ha ripetuto la sua esortazione a svuotare gli arsenali e a riempire i granai, la testimonianza di fede fatta il giorno stesso del suo insediamento 6 anni fa, l’appello che non si è stancato di ripetere ai governanti incontrati nel corso del suo mandato, Reagan compreso. A 40 anni dalla fine della guerra il mondo è ancora alle prese con i problemi dei bisogni primordiali dell’uomo e con il passare degli anni questa realtà ha assunto le proporzioni gigantesche e le tinte nere di un dramma divenuto intollerabile – ha detto il presidente italiano – per la coscienza degli uomini del mondo intero. Accanto a Pertini alla tribuna della Fao c’ erano il direttore generale dell’organismo Saouma, il presidente del Senegal Diouf da lunedì in visita ufficiale a Roma. Il ministro dell’agricoltura Pandolfi e Tina Anselmi, presidente del comitato governativo per questa giornata dell’alimentazione che ha per tema specifico “le donne nella agricoltura” e coincide con il 39esimo anniversario della creazione della Fao. Un lungo applauso ha accolto nella sala plenaria l’ingresso di Pertini e un applauso ancora più lungo, con tutti gli ambasciatori in piedi, ha salutato la fine del suo discorso: “su tutti i popoli della terra oggi incombe questo tragico dilemma: o procedere insieme sul cammino della vita affratellati tutti in una umana solidarietà, o perire insieme nell’ olocausto nucleare. Ripeto una mia esortazione: i miliardi sperperati per costruire ordigni di morte che, se usati, sarebbero la fine dell’umanità, servano invece per combattere la fame nel mondo. L’ umanità vuole vivere in pace non sotto l’incubo della fame e della morte nucleare. Questa volontà è la nostra volontà”. Pertini si è rivolto in particolare ai governi degli Stati Uniti e dell’Unione Sovietica (c’ era l’ambasciatore americano, non quello sovietico perchè l’URSS non è rappresentata nella Fao): “Gli statisti che guidano le grandi nazioni protagoniste della vita politica nel mondo non possono non ascoltare l’invocazione di chi non ha pane nè acqua, non possono farlo, soprattutto, gli statisti di quelle nazioni uscite da due delle più grandi rivoluzioni liberatrici del genere umano”. È dovere fondamentale – ha ricordato Pertini – aumentare l’erogazione destinata alla ricerca agricola e da parte dei paesi avanzati accentuare il loro impegno nell’ organizzazione o potenziare le strutture nazionali di ricerca dei paesi emergenti. Non solo a Washington e Mosca ma a tutti, infine, l’invito a “gettare una buona volta dietro le spalle, nel posto che meritano, tra i rottami della storia, la spirale del riarmo, gli sprechi dell’opulenza, le lotte sterili degli imperialismi grandi e piccoli”. Aprendo la cerimonia il direttore della Fao Saouma ha messo in rilievo come, nonostante i rilevanti sforzi nell’ assistenza ai paesi di nuova indipendenza, una troppo modesta considerazione è stata riservata alla presenza della donna in quello che può essere considerato, in molti casi, il settore principale dell’economia: l’agricoltura. È per questo motivo che la Fao sta intensificando i suoi sforzi per fare in modo che ogni suo progetto dia pieno riconoscimento ed appoggio al ruolo della donna nella produzione alimentare e nella vita della comunità rurale. Il presidente del Senegal, Diouf, prima di recarsi alla Fao, era stato ricevuto in Vaticano da Giovanni Paolo II con cui si è intrattenuto per circa mezz’ ora a colloquio. Terminata ieri la visita ufficiale a Roma, Diouf rimarrà in Italia fino a sabato.
17 ottobre 1984
“Italy, to me, must be a representative of |
The young commetee of UILS invite all youngsters to spread this message of fraternity and to partecipate in the disclosure of the message of peace trhough all means of communication such as TV forecasts and the main newspapers of every Nation in the world; this is to promote the freedom of choice of any community and the choice of their development and collaboration with other preferred countries so to support the wellness of each country and to end wars forever, in fact, war is a source of death and pain, and without peace the generation in our universe we will not have future.
If Europe decide to dispatch weapons to Ukraine, UILS think that it would be necessary to also send numerous volunteers to help, including prisoners who want to pay back something for the crimes they had committed. To avoid the spread of fighting, the Diplomatic Authorities should use a mandate to surround the Russian army and to ask to give up their weapons, and meantime, they should come to an agreement so to avoid blood. This could be a persuading event on which Russia should reflect upon. In the case that Russia would endure, it would be defited anyway due to the European strenght which would not be used in practical way, but it would be an extreme way of safety. This tactic would prompt everyone to reflect and , in the end, it would lead to peace without winners or loosers.
The past is not behind our shoulders but between the present and the future , and the memory is not a bourden but is insted a way of development. Without memory we die.
PERTINI’S APPEAL TO USA AND URSS “WE ARE GOING BACK TO 45’ SPIRIT”
ROME – In front of the Ambassadors of 156 countries accredited by Fao, the President Pertini restated his appeal yesterday against the anger in the world and the killing of 42.000 children which we record everyday due to the condition of poor development of 55 countries which live “under the minimum standard of poverty”; this concern is applied together with the risk of nuclear holocoust which constitute a threat to the future of the world, but it is also a “price” to the present time, which affect tragically the people who soffer more .From the stand of Fao, in occasion of the ceremony of the 4’ day of world nutrition celebration, Pertini repeated his idea of emptying armoris and to fill barns instead ; this was a testimony which he had made 6 years before during a settlement and which he was not tired of reminding to the governors who he met during his mandate, including Reagan. “After 40 years of the end of the war, we are still facing archaic problems which are now in a bigger scale and which became intollerable – the Italian President said – for the knowledge of the men around the world”. At the stand of the Fao, next to Pertini,there were many importan people such as the General Director of the agency Saouma, the president of Senegal Diouf that from Monday will be visiting Rome , and the Ministers of Agriculture Pandolfi , and Tina Anselmi who is the president of Governamnet Commetee of this nutrition day which the main topic was ”The women and the agriculture” and that match with the 39’ anniversary of the creation of Fao.A long applause was heard to acclaim Pertini in his entrance to the stage with all the Ambassadors standing up and to whom Pertini has greeted saying ”On each populaton on earth we encounter the same dilemma ; either to proceede together with fraternity and solidarity, or to suffer together in the Nuclear holocoust. The money spent to build weapons, should be used to deminish the anger in the world. The humanity want to live in peace and not under the nightmare of anger and death. This wish is our wish”. Pertini was mainly talking to the Governaments of USA and URSS ( there was the american Ambassador but not the Russian one as URSS is not represented in the Fao ).”The statesman who drive the big nations cannot ignore the plea of peope who do not have neither bread nor water to survive, furthermore, the same statesman nowadays are leading countries which had fight in the past in order to be free countries“. “It is a fundamental MUST to increase support for the research in the agricolture industry from rich countries which should help in organising and empowering the rising countries. Not just in Washington and Mosca, but to everyone, a general invitation to “get rid of “ once for all, the spiral of weapons and the ridicolous waste with sterile fights of small and large imperialism”.At the open ceremony, the Director of Fao Saouma underlined that, even though there have been effort for supporting countries of new independence, a very little consideration has been applied for the woman in the main economic industry: the agriculture. This is the reason why the Fao is intensifying its efforts in order to recorgnise the figure of the woman in its projects for the food production as well as in the rural community. The president of the Senegal state , Diouf, before reaching the Fao, had been received by the Pope Giovanni Paolo II in the Vatican City with whom he has been discussing issues. Yesterday , it ended the ufficial visit in Rome, however Diouf will stay until Saturday.
Octrober 17th 1984