Vantaggi del Superbonus 110%
Tra i vari bonus fiscali edili, i vantaggi del Superbonus 110%, con la sua detrazione fiscale del 110% a fronte di una spesa di 100, sono indubbi. La spesa è recuperabile in soli 5 anni e la caratteristica principale di questo incentivo è la possibilità di scegliere la modalità di fruizione tra le seguenti:
- detrazione fiscale;
- sconto in fattura;
- cessione del credito d’imposta.
Se i contribuenti non possiedono la capienza fiscale necessaria, o preferiscono non vincolare la liquidità necessaria, potranno usufruire degli altri due vantaggi fiscali presenti previsti dal Decreto Rilancio.
Lo sconto in fattura
Lo sconto in fattura prevede la decurtazione dello sconto direttamente dalla fattura, previo accordo con il fornitore. L’importo potrà essere poi recuperato sotto forma di credito d’imposta e ceduto a terzi.
L’importo viene definito da accordo tra le parti, che possono stabilire una percentuale di sconto fino al 100% dell’importo. In questo caso, non potranno contrattare le condizioni del trasferimento, ma l’importo scontato equivarrà a quello trasferito al fornitore, con meccanismo automatico.
L’eccezione è rappresentata dallo sconto totale della fattura, che trasferirà al fornitore la totalità del credito di imposta spettante.
Lo sconto in fattura è senza dubbio la modalità più comoda per usufruire del beneficio fiscale per il contribuente, ma il fornitore deve essere in grado di anticipare il costo dei lavori e recuperare le somme in sede di dichiarazione dei Redditi o con la cessione del credito. Questo, in caso si decida di optare per uno sconto totale; lo sconto parziale porta indubbi vantaggi nel raggiungere un compromesso tra contribuente e fornitore.
La cessione del credito
L’altro tra i vantaggi previsti dal Superbonus è la cessione del credito d’imposta senza condizioni relative al privato, fornitore o istituto finanziario.
Il limite è principalmente rappresentato dal fatto che il credito va ceduto per intero e non è prevista la cessione parziale. Tuttavia, il credito può essere ceduto anche negli anni successivi al primo, per l’importo non ancora usufruito in dichiarazione dei Redditi.
Non solo, la norma prevede che la cessione può essere effettuata in base allo stato di avanzamento dei lavori, secondo uno scaglionamento rigido. La prima cessione dev’essere effettuata non prima di aver eseguito il 30% dei lavori, fattore che può creare difficoltà per il pagamento dei fornitori, limitandone l’utilizzo per interventi di più modeste dimensioni.
Di certo, la cessione del credito è uno strumento più conveniente per i contribuenti con liquidità sufficiente per anticipare l’effettuazione degli interventi. Tra questi, le possibilità di:
- pagare prima i fornitori;
- cedere il credito d’imposta a termine dei lavori.