Esaurimento fondi per l’indennizzo per la cessazione d’attività
L’indennizzo per la cessazione di attività commerciale riservato agli esercenti è in fase d’esaurimento fondi.
L’indennità è riservata ai titolari con almeno 62 anni d’età (uomini) e 57 anni (donne), con almeno 5 anni d’iscrizione nella Gestione Inps. I commercianti che chiudono la propria attività ricevono un importo pari al trattamento minimo di pensione fino al compimento dell’età pensionabile.
La misura, diventata strutturale con la legge di stabilità 2019 (l. 145-2018), sembra aver terminato i fondi necessari. L’Inps ha informato che le risorse attualmente disponibili saranno destinate a liquidare unicamente gli indennizzi riferiti alle domande presentate entro il 30 novembre 2019.
Il Messaggio 4 giugno 2020 n. 2347 annuncia così che i versamenti dei contributi previdenziali degli iscritti non sono più garantiti a causa dell’emergenza Covid-19. Il fondo risulta così in squilibrio finanziario e sarà necessario innalzare l’aliquota contributiva aggiuntiva con un decreto apposito.
L’agevolazione viene difatti finanziata con un contributo aggiuntivo, versato con i contributi previdenziali annuali dagli iscritti alla Gestione commercianti.
Fino all’adozione del decreto, quindi, l’Inps si dichiara impossibilitato a riconoscere ulteriori prestazioni e dovrà sospendere l’accoglimento delle domande.
La procedura di richiesta resta comunque aperta e gli utenti possono presentare domanda con le modalità telematiche indicate nella Circolare n. 77/2019, in vista di una ripresa dell”erogazione delle indennità non appena appianato lo squilibrio finanziario.