Bando Impresa Sicura per rimborso DPI
Da oggi lunedì 11 maggio 2020 comincia la prima fase del bando Impresa Sicura attivato da Invitalia, per il rimborso delle spese d’acquisto per i DPI in emergenza COVID-19.
La presentazione delle domande di rimborso avviene in tre fasi:
- dal 11 maggio 2020 al 18 maggio 2020, dalle 9.00 alle 18.00 è possibile prenotare il rimborso attraverso lo sportello informatico sulla pagina di Invitalia, inserendo il CF dell’impresa proponente, del legale rappresentante e l’importo da rimborsare. Ciascuna impresa può presentare una sola prenotazione di rimborso.
- entro tre giorni sarà pubblicato l’elenco cronologico delle prenotazioni correttamente inoltrate, con esito di ammissibilità.
- Dalle ore 10.00 del 26 maggio 2020, fino alle 17.00 del 11 giugno 2020, compilazione e istruttoria della domanda di rimborso. Le imprese ammesse devono presentare la domanda di rimborso secondo l’apposito modello disponibile sulla pagina web di Invitalia.
Alle domande di rimborso dev’essere allegata la documentazione di spesa. Entro dieci giorni dal termine previsto per la presentazione delle domande, Invitalia pubblicherà il provvedimento cumulativo di ammissione al rimborso, per procedere successivamente all’erogazione dello stesso su conto corrente dell’impresa.
La misura attua l’articolo 43, comma 1, del Decreto Cura Italia. Il suddetto ha disposto 50 milioni di euro da erogare attraverso Invitalia per l’acquisto di DPI.
Beneficio Invitalia: chi lo può richiedere
Le imprese possono richiedere il beneficio indipendentemente dalla dimensione, forma giuridica, settore economico, regime contabile. L’importante, è che siano in possesso dei seguenti requisiti:
- Regolarmente costituite e iscritte come “attive” nel Registro delle Imprese;
- Aventi la sede principale o secondaria sul territorio nazionale;
- non in liquidazione volontaria e non sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria.
Sono ammesse al bando anche imprese estere con sede secondaria in Italia, per il rimborso dei costi sostenuti in riferimento alla sede italiana e ai relativi addetti.
Sono esclusi dal bando i liberi professionisti e i soggetti iscritti unicamente al REA in Camera di Commercio.
Caratteristiche dei dispositivi DPI rimborsabili
I DPI acquistati devono, oltre a rispettare i requisiti di sicurezza, devono rientrare nelle seguenti tipologie:
- mascherine filtranti, chirurgiche, FFP1, FFP2 e FFP3;
- guanti in lattice, in vinile e in nitrile;
- dispositivi per protezione oculare;
- indumenti di protezione, quali tute e/o camici;
- calzari e/o sovrascarpe;
- cuffie e/o copricapi;
- dispositivi per la rilevazione della temperatura corporea;
- detergenti e soluzioni disinfettanti/antisettici.
Spese ammissibili per l’acquisto di DPI
Le spese effettuate, ai fini di ammissibilità al bando, devono:
- far riferimento a fatture emesse dal fornitore tra il 17 marzo e la data di invio della domanda di rimborso;
- far riferimento a fatture pagate alla data d’invio della domanda di rimborso, pienamente tracciabili e riconducibili;
- essere non inferiori al complessivo di 500€ d’imponibile, con riferimento anche a più fatture;
- non essere oggetto di ulteriori forme di rimborso o remunerazione, in quanto non è cumulabile;
Ammesse anche le fatture d’acconto, purché emesse nel periodo sopra indicato e in presenza contestuale in domanda della fattura di saldo relativa. Non sono invece ammessi gli importi relativi a imposte e tasse, IVA compresa.
Il rimborso concesso è pari al 100% delle spese ammissibili, nel rispetto dei seguenti limiti di importo erogabile:
- 500€ per ciascun addetto a cui sono destinati di DPI;
- 150mila€ d’importo massimo per impresa.
Il limite di risorse finanziarie complessive previste dal Decreto Cura Italia è comprensivo degli oneri di gestione e fatti salvi eventuali incrementi della dotazione finanziaria per provvedimenti successivi.