Bozza Decreto Maggio: rinnovamento bonus 600€
Tarda l’approvazione del Decreto Aprile, ormai divenuto Decreto Maggio. La bozza è ancora in esame al Consiglio dei Ministri, ma già si vocifera l’intenzione di rinnovare il bonus di 600€ per il mese d’aprile.
In valutazione, anche la possibilità di estendere l’indennità a beneficiari non contemplati in precedenza nel Cura Italia.
A questa fascia, appartengono lavoratori dipendenti e autonomi che, in conseguenza all’emergenza da COVID-19, hanno ridotto, cessato o sospeso la propria attività o il rapporto di lavoro.
A questi beneficiari verrebbe concessa l’indennità pari a 600€ per ciascun mese di aprile e di maggio. Nell’art. 20 della bozza di Decreto Maggio, compaiono le varie categorie:
- lavoratori dipendenti stagionali, di settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali, che hanno cessato il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020 e che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel medesimo periodo;
- lavoratori intermittenti, che abbiano lavorato almeno trenta giornate tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020;
- lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie diverse dalla G. S. INPS, che nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 23 febbraio 2020 siano stati titolari di contratti di lavoro autonomo occasionali, e privi di contratto attivo al 23 febbraio 2020.
- incaricati alle vendite a domicilio con relativo reddito annuo 2019 superiore ad euro 5.000, titolari di partita IVA attiva e iscritti in via esclusiva alla Gestione Separata INPS al 23 febbraio 2020.
Se le nuove categorie risultano titolari di contratto subordinato a tempo indeterminato (non contratto intermittente), o titolari di pensione, non possono ricevere il bonus. La stessa indennità verrebbe inoltre riconosciuta ai lavoratori iscritti al Fondo pensioni Lavoratori dello spettacolo, che abbiano all’attivo almeno 15 versamenti di contributi giornalieri nel 2019 al Fondo stesso, e con un reddito inferiore a 35mila euro.
Niente bonus se…
Le nuove categorie di lavoratori contemplate non potranno comunque percepire il bonus nel caso in cui:
– risultino titolari di altro contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, diverso dal contratto intermittente;
– siano titolari di pensione.
La medesima indennità (600 euro per ciascun mese di aprile e maggio) verrebbe inoltre riconosciuta ai lavoratori iscritti al Fondo pensioni Lavoratori dello spettacolo, con almeno 15 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al medesimo Fondo, cui deriva un reddito non superiore a 35.000 euro, e non titolari di pensione o di rapporto di lavoro dipendente alla data di entrata in vigore della presente disposizione.