Decreto liquidità: un sunto
Decreto liquidità imprese: aiuti per imprese e partite Iva
Il 9 aprile 2020 è entrato in vigore il Decreto Liquidità per le imprese colpite dall’emergenza epidemiologica COVID-19.
In seguito alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, il Decreto Liquidità introduce numerosi provvedimenti per aiutare le imprese e i lavoratori in difficoltà. Tra questi: agevolazioni sull’accesso al credito, ammortizzatori, proroga delle scadenze fiscali di aprile e maggio e altre novità.
Proroga scadenze fiscali
Il nuovo termine per le scadenze fiscali è fissato al 30 giugno 2020. La data è stata ribadita nell’ultima circolare dell’Agenzia delle Entrate.
Gli importi relativi dovranno essere versati in un’unica soluzione entro la data prevista, oppure in 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal 30 giugno 2020.
Decreto Aprile
L’attuale Decreto Liquidità è composto da 44 articoli e propone lo stanziamento di 400 miliardi di euro. L’investimento è finalizzato a far ripartire l’imprenditoria italiana dopo lo stop di questi mesi. Tuttavia, per essere pienamente operativo, si attende il “decreto aprile”, previsto in questi giorni.
Il “decreto aprile” consiste in un lungo testo denso di provvedimenti a favore delle imprese che hanno subito danni economici a causa dell’epidemia in corso.
Possiamo individuare, dalle bozze, alcune misure principali:
- Agevolazioni all’accesso al credito e garanzia da parte dello Stato del 100% e del 90% (a seconda dell’ammontare del prestito).
- Sostegno alla liquidità e all’esportazione della produzione.
- Proroga dei versamenti tributari e contributivi.
- Differimento dell’entrata in vigore del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza.
- Agevolazioni prima casa.
In attesa che escano ulteriori delucidazioni, è possibile avviare la richiesta del prestito alle banche.
Decreto Liquidità: prestito bancario
La circolare dell’Associazione Bancaria Italiana chiarisce le modalità con le quali concedere i finanziamenti coperti da garanzia pubblica, attraverso Sace e il fondo di garanzia per le PMI.
La possibilità di richiesta alle banche è già attiva, per via telematica o su appuntamento in filiale.
Da ricordare che, nonostante sia possibile avviare la pratica, le istruttorie non potranno consentire la concessione del finanziamento (neanche quelle veloci con importi al 100% fino a 25mila euro). Questo, almeno finché il Decreto Liquidità non sarà passato al vaglio della Commissione europea.
Tasso agevolato per chi accede alla garanzia Sace
Tra i provvedimenti, è presente un’agevolazione del tasso di finanziamento, ottenibile tramite la garanzia Sace (pari a 0,25% nel primo anno per le PMI e 0,5% per le aziende più grandi).
Il costo del finanziamento dev’essere inferiore al tasso applicato dalla banca, senza la copertura della garanzia. Inoltre, dev’essere documentato e attestato dal rappresentate legale della banca stessa.
Contratti semplificati per via telematica
In questa fase, per ovviare all’emergenza, il Decreto Liquidità consente alle banche di avvalersi, in questa fase, di strumenti semplificati per la sottoscrizione dei contratti in modalità remota.
La norma attribuisce:
«al consenso prestato dal cliente mediante posta elettronica non certificata o altro strumento idoneo sia il requisito della forma scritta, sia l’efficacia probatoria»
Via libera, quindi, alla posta elettronica non certificata (quindi non necessariamente PEC), purché accompagnata da una copia di un documento di riconoscimento e il riferimento a «un contratto identificabile in modo certo».
Esso, inoltre, dev’essere «conservato insieme al contratto medesimo con modalità tali da garantirne la sicurezza, integrità e immodificabilità».
È previsto, inoltre, anche un regime speciale sia per la consegna del contratto da parte dell’intermediario, sia per il diritto di recesso da parte del cliente.