“Cura Italia”: ddl a sostegno PMI e lavoratori
Approvato il Decreto Legge del 16 marzo 2020 “Cura Italia”.
Il decreto di legge stanzia 25mld di euro per affrontare l’emergenza COVID-19, tra cui 10mld in sostegno all’occupazione per lavoratori e aziende, 3mld destinati a lavoratori autonomi e professionisti, 3mld alla Sanità e alla Protezione Civile, e 600 euro in sostegno a lavoratori autonomi stagionali.
Il Decreto “Cura Italia” voluto da Conte prevede inoltre la riduzione delle trattenute in buste paga ai lavori dipendenti, con abbattimento del cuneo fiscale.
Nel provvedimento del Consiglio dei Ministri, troviamo le seguenti novità a sostegno delle PMI e lavoratori:
- Stop alle rate dei prestiti per PMI e micro imprese colpite dagli effetti del COVID-19, che potranno fare richiesta all’intermediario finanziario che ha concesso il credito, con garanzia pubblica al 33%;
- Bonus da 100 euro per tutti i lavoratori (dipendenti, pubblici e privati) con reddito complessivo non superiore a 40mila euro che continuano a prestare servizio in sede nel mese di marzo 2020;
- Sospensione dei versamenti di contributi e imposte per tutte le imprese, fino al 20 marzo. Per le imprese più colpite dal COVID-19, la sospensione è prevista fino al 31 maggio 2020. Alla ripresa della riscossione, i versamenti saranno effettuati, senza sanzioni e interessi, in un’unica soluzione o con cinque rate mensili a partire da maggio 2020.
- Cassa integrazione in deroga anche per aziende con un solo dipendente. Stanziati 5mld per gli ammortizzatori sociali, anche per i settori attualmente non coperti dalla Cig o dalla Cigs, come alberghiero, agricoltura e pesca. Escluso il lavoro domestico.
- Stanziati 50 milioni alle imprese per l’acquisto di guanti e mascherine, con trasferimento dei fondi dall’Inail a Invitalia entro il 30 aprile.
- Previsto un credito d’imposta del 50%, fino a un massimo di 20mila euro, per le spese sostenute dalle imprese per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro.
- Fondo “di ultima istanza”, finanziato con 200 milioni. Una forma di sostegno al reddito per lavoratori dipendenti e autonomi che abbiano cessato, ridotto o sospeso la loro attività e che, nel 2019, non abbiano fatturato più di 10mila euro.
- Una tantum da 600 euro per i lavori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Inps, per i liberi professionisti titolari di partita IVA, collaboratori in maniera coordinata e continuativa. L’indennità è prevista anche per collaboratori, stagionali, lavoratori del turismo, dell’agricoltura e per i lavoratori dello spettacolo