Decreto correttivo: ulteriori proroghe per il coronavirus?
La nuova attuazione del Decreto correttivo al Codice della Crisi prevede che le microimprese, che non abbiano superato i limiti del 2477 c.c. (attivo e ricavi 4 milioni di euro, 20 dipendenti), ricevano una proroga dell’obbligo di segnalazione d’allerta all’OCRI.
Tale proroga slitta l’obbligo dal 15 agosto 2020 al 15 febbraio 2021, dando sei mesi di ampio respiro alle microimprese.
Inoltre, il d. lgs n. 14/2019 porta modifiche e semplificazioni anche sull’iscrizione dei professionisti all’Albo Nazionale dei curatori, commissari giudiziali e liquidatori, con dei cambi di procedure (previste dall’art. 356 CCII) atti a stabilire i nuovi requisiti per accedervi.
Tra la riduzione delle ore dei corsi di formazione per dottori commercialisti e avvocati (da 200 a 40 ore), la definizione dei diritti d’organizzazione e gestione delle imprese, e le proroghe previste per tutte le microimprese che rientrino nei limiti del 2477 c.c., il Decreto correttivo si dimostrava una procedura utile e attenta nel rispondere alla crisi delle PMI.
Tuttavia, sebbene il Decreto correttivo sia attualmente all’esame delle commissioni parlamentari, la durata del rinvio non risulta soddisfacente alla luce dell’emergenza Coronavirus.
L’emergenza sanitaria influisce sull’applicazione del Decreto correttivo?
L’impatto sull’economia italiana della diffusione del virus e dell’attuazione del protocollo di quarantena si va a sommare alle già note criticità manifestate per l’attuazione di misure d’allerta da parte delle imprese non pronte a far fronte all’emergenza.
Per venire incontro alle imprese ubicate nelle zone provate dall’emergenza sanitaria, ma anche ad altre piccole attività in difficoltà nel rispettare per tempo le indicazioni del Decreto, il Consiglio dei Ministri sta ipotizzando un’ulteriore proroga del termine.
Il rinvio potrebbe essere di un anno rispetto all’entrata in vigore delle disposizioni del Codice della Crisi prevista per il 15 agosto 2020.
Si attende quindi un eventuale nuovo decreto che tenga conto dell’emergenza sanitaria e delle difficoltà delle imprese nell’adempimento dell’obbligo di segnalazione.