Decreto correttivo: proroga per le microimprese
Le microimprese possono tirare un sospiro di sollievo. Il Consiglio dei Ministri ha approvato la bozza di decreto legislativo correttivo al Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (d.lgs n. 14/2019).
Tutte le microimprese hanno possibilità di vedersi prorogare fino al 15 febbraio 2021 (invece che il 15 agosto 2020) l’obbligo di effettuare le segnalazioni d’allerta all’OCRI, da parte degli organi di controllo interno, dei revisori contabili e dei creditori pubblici qualificati.
Questo, a patto che non abbiano superato, nel corso degli ultimi due esercizi, nessuno dei limiti del nuovo 2477 c.c., ovvero:
- Attivo 4 milioni di euro;
- Ricavi 4 milioni di euro;
- 20 dipendenti.
Il decreto correttivo introduce novità anche per l’iscrizione all’Albo. Secondo l’articolo 356 CCII, i soggetti incaricati dall’autorità giudiziaria delle funzioni di gestione e di controllo delle procedure potranno usufruire di un’iscrizione agevolata.
Sono, inoltre, stati semplificati gli obblighi formativi per dottori commercialisti e avvocati, la cui durata dei corsi di formazione obbligatori scende da 200 a 40 ore.
Inoltre, durante la prima fase di popolamento, l’accesso all’Albo sarà permesso con la nomina in sole due procedure, invece che in quattro, negli ultimi quattro anni come curatori fallimentari, commissari o liquidatori giudiziali.
Il testo dell’art. 377 CCII (assetti organizzativi societari), contenuto nel decreto correttivo, fornisce invece un chiarimento importante: l’istituzione di assetti organizzativi è affidata in via esclusiva agli amministratori, mentre la gestione dell’impresa ai soci gestori.