Disoccupati: assegni di Ricollocazione fino a 5000 euro
Dopo un periodo di sperimentazione e di incertezze, il presidente di Anpal Maurizio Del Conte è pronto ad attivare dal 3 aprile l’ assegno di ricollocazione, che permetterà la riqualificazione e la formazione dei disoccupati.
Secondo alcune stime iniziali, l’ assegno di ricollocazione (tassello del Jobs act tanto importante quanto complicato da attuare) si aggirerà attorno a:
- € 1000-5000, nel caso in cui il disoccupato trovi un nuovo impiego a tempo indeterminato/apprendistato;
- € 500-2500, nel caso in cui il contratto di lavoro sia almeno di 6 mesi;
- € 250-1250 per le regioni del Meridione, nel caso in cui venga instaurato un rapporto di 3/6 mesi.
L’entità dell’ assegno di ricollocazione varia a seconda del candidato da reinserire: la variazione avverrà in base al sesso, all’età, all’istruzione, all’esperienza pregressa e alla collocazione geografica. Una volta stanziate le prime risorse dell’ assegno di ricollocazione (pari a € 200 milioni), si stima che:
- Il valore medio degli assegni stanziati si aggirerà attorno ai € 3mila;
- I disoccupati da reinserire raggiungeranno almeno la soglia dei 60/70 mila.
Oltre ai disoccupati in Naspi da almeno quattro mesi, le nuove politiche attive saranno rivolte anche ai beneficiari del Rei (reddito di inclusione) e ai lavoratori in accordi di ricollocazione.
Le procedure per l’ottenimento dell’ assegno di ricollocazione da parte del disoccupato si dividono in due passaggi: il primo, in cui la somma dell’assegno viene intascata dal centro per l’impiego o dall’agenzia privata, si attiverà in seguito alla firma del contratto subordinato; il secondo, in cui il disoccupato dovrà presentare al servizio pubblico la “Did” (dichiarazione di immediata disponibilità), consentirà infine di ricevere l’importo previsto.