Convenzione Dipartimento Politiche Europee e Unioncamere per rafforzare le PMI nell’UE
Promuovere la diffusione e la conoscenza a livello locale e nazionale delle politiche e delle tematiche europee. E’ questo l’obiettivo della nuova
convenzione firmata oggi a Roma tra il Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri e Unioncamere.
L’intesa in concreto potrà contribuire a favorire iniziative per rendere sempre più efficaci gli
Sportelli Unici per le Attività produttive (SUAP), i punti unici di accesso delle imprese alla
pubblica amministrazione per tutti i procedimenti amministrativi riguardanti l’avvio e lo
svolgimento di una determinata attività economica. Sono, inoltre, previste iniziative, eventi e
campagne informative e formative per accrescere la conoscenza, anche presso le piccole e
medie imprese, delle opportunità del mercato unico e delle politiche e tematiche europee.
“La convenzione con Unioncamere rappresenta una opportunità per far conoscere sempre
più efficacemente al mondo della piccola e media impresa i vantaggi dell’appartenenza
all’Unione Europea e i servizi e gli strumenti che lo stare in Europa offre a imprenditori e
professionisti”, ha sottolineato Diana Agosti, Capo Dipartimento per le Politiche Europee
della Presidenza del Consiglio dei Ministri. “SOLVIT e il centro di assistenza per il
riconoscimento delle qualifiche professionali istituiti presso il Dipartimento per le Politiche
Europee rappresentano due efficaci esempi di opportunità per far valere i diritti ed
esercitare la propria attività. E’ sempre più necessario rafforzare ogni iniziativa che favorisca
la diffusione della conoscenza dell’Unione: è un obiettivo del Dipartimento, è una priorità
istituzionale tanto più oggi all’indomani del rilancio nel 2017 del dibattito sul futuro
dell’Europa in occasione delle celebrazioni per il 60° anniversario dei Trattati di Roma e alla
vigilia del 2019 che sarà l’anno delle elezioni europee”
“Quest’intesa arricchisce il quadro di alleanze che il Sistema delle Camere di commercio sta
mettendo a punto con le altre istituzioni del nostro Paese per avvicinare un numero sempre
maggiore di imprese italiane ai mercati stranieri, a partire da quello europeo che resta il
principale sbocco delle esportazioni made in Italy”. E’ quanto ha sottolineato il segretario
generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli. “Per questo occorre fare conoscere alle nostre
PMI le opportunità di crescita e le regole di “gioco” per competere ad armi pari all’estero,
come intendiamo fare anche attraverso questa collaborazione per quanto attiene all’Unione
europea. L’internazionalizzazione, infatti, è una delle funzioni chiave che ci sono state
assegnate dalla recente riforma camerale e che ci vedrà impegnati nel prossimo triennio a
individuare, formare e preparare per l’export almeno 10.000 nuove imprese.