Aiuti per l’area di crisi industriale complessa di Trieste
l Ministero dello Sviluppo Economico ha attivato la procedura che mette a disposizione 15 milioni di euro per progetti di riconversione e riqualificazione dell’area di crisi industriale complessa di Trieste. L’obiettivo è quello di rafforzare il tessuto produttivo locale attraverso la realizzazione di iniziative imprenditoriali e l’attrazione di nuovi investimenti. Lo rende noto la circolare 127402 del dicastero stesso, ai sensi della legge n. 181/1989.
Le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa – Invitalia a partire dal 31 ottobre 2017 e fino al 30 novembre 2017, secondo le modalità indicate nell’apposita sezione del sito internet dell’Agenzia.
Sono ammissibili alle agevolazioni che: a) prevedano la realizzazione di programmi di investimento produttivo e/o programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione, con spese ammissibili non inferiori a 1,5 milioni di euro; b) comportino un incremento degli addetti dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento.
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti, dell’eventuale contributo diretto alla spesa e del finanziamento agevolato, entro i limiti previsti dal regolamento Ue n. 651/2014. In particolare, il finanziamento agevolato concedibile è pari al 50% degli investimenti ammissibili. Il contributo in conto impianti e l’eventuale contributo diretto alla spesa sono complessivamente di importo non inferiore al 3% della spesa ammissibile.
L’iter istruttorio prevede essenzialmente tre fasi: 1) verifica della sussistenza dei requisiti per l’accesso alle agevolazioni; 2) definizione di una specifica graduatoria predisposta sulla base di un parametro di riferimento costituito dall’incremento del numero degli addetti delle imprese proponenti e delle risorse finanziarie disponibili; 3) valutazione delle domande sulla base di specifici criteri di merito individuati dal D.M. 9 giugno 2015.
Le risorse finanziarie disponibili ammontano a 15 milioni di euro, a valere sulle risorse della legge n. 181/1989.